Ragazzo prodigio. Prodigio di talento e soprattutto di volontà. Ivan Klasnic è l’unico, nella storia del calcio, ad aver giocato e segnato dopo il trapianto di un rene. Prima con il Werder Brema, ieri con la nazionale, nella gara che ha consentito alla Croazia di battere la Polonia e chiudere a punteggio pieno il gruppo B. Dal febbraio del 2007, dal trapianto subito due volte in pochi giorni perché la prima operazione era fallita, la costante risalita di Klasnic ha raggiunto l’apice con il sinistro chirurgico a cui si è arreso Boruc.
Vera sorpresa del torneo, la Croazia non sperpera il talento, al contrario di alcuni illustri precedenti dell’ampio panorama slavo. Organizzata e cinica, la squadra di Bilic, il più giovane c.t. dell’Europeo, rappresenta un ottimo esempio anche per Van Basten e i suoi ragazzi: già qualificati ai quarti, i croati hanno demolito le ultime speranze polacche. Per la gloria e per i soldi: la vittoria e l’en plein nel girone hanno garantito al gruppo un bonus di 4 milioni. Niente male, neppure per l’Olanda.
Alberto Rimedio